domenica 27 dicembre 2009

VT11 ..... Very Terrific ! :-)

















































































































All'Ovation dei primi anni
sperimentavano tantissimo con i bracing per ottenere il suono che rendese le chitarre del marchio inconfondibile. Solo dagli anni '80 in avanti (in particolare con l'introduzione della serie Collector's) sono stati utilizzati top in legni diversi dall'abete sitka. Quindi, con il bowl sintetico, la necessità di differenziare il suono a seconda del tipo di chitarra/genere (classica, artist, balladeer .....) era ancora più sentita. Come tutti sappiamo, il sacro graal del marchio è il bracing "A". Ma c'è stato un lasso di tempo (dal 1969 ai primi anni '70) dove la sperimentazione aveva portato ad introdurre un tipo di catenatura a "V" ; VT8, VT10, VT11 a seconda del modello. Siccome volevo capire bene, anch' io nella mia piccolissima collezione, ho cercato di avere almeno un modello con questa catenatura, a dispetto delle recensioni poco favorevoli che avevo sentito da chi già ne possedeva uno. L'occasione si è presentata sotto forma di una splendida 1117-4 del 1970.
Una chitarra per certi versi strana. Di transizione. Sapete che la Legend è figlia della Deluxe Balladeer con una scelta di legni e di ornamenti migliore. La Balladeer è partita con l' X bracing (e c'è rimasta) mentre la Legend è approdata alla catenatura ad "A" (fatta eccezione per la recente serie LX). Nel 1969 è uscita sul mercato questa chitarra, ma non si chiamava più Balladeer e nemmeno Legend; solo 1117. E' una specie di morphing. Ha il manico e le scritte della Deluxe Balladeer ed i legni più pregiati, con l'adozione della catenatura VT11. La mia 1117 ha però ancora due particolarità; il ponte, visto il periodo, doveva essere ad ala (winged bridge), ma non è nemmeno quello più famoso che tutti conosciamo (è un po' più allungato). Inoltre dovrebbe avere una catena che attraversa la tavola sopra la buca in diagonale (vedi schemi in alto). In realtà non ce l'ha ed al suo posto c'è un piccolo fan che viaggia in senso longitudinale. Il Bowl è textured ma molto liscio. La chitarra è stata prodotta a New Hartford CT.
Devo ammettere che non è stato amore al primo strumming. All'inizio la chitarra mi sembrava sorda rispetto alle sorelle. Poi mi sono accorto di una leggera avvallatura intorno alla rosetta. Ispezionando ho trovato che la catena principale era scollata per circa 8cm.
Corsa dall'amico liutaio.
L'incollagio e 2 giorni di morsa hanno riaddrizzato la tavola. Inoltre ho sostituito la selletta con una più moderna "compensata" ed ho messo corde 0.10-0.47 per alleggerire il tiro.
Ora la chitarra "canta" con un sustain che le altre non hanno. Certo non è il suono che tutti conosciamo. Ma ha una voce unica e particolare che la contraddistingue con un enorme volume di suono.




domenica 13 dicembre 2009

Ultimi giorni d'autunno



Oggi nell'aria c'è un presagio d'inverno. I colori caldi dell'autunno lasciano pian piano spazio al grigio di fine dicembre ed io ho voluto approfittarne per fare un paio di foto all'Adamas II 1681-9, che secondo me si intona bene con il giardino selvatico ....... ma anche in casa non è male ;).


domenica 6 dicembre 2009

Tu chiamale, se vuoi, emozioni .....












































































...... ovvero quello che prova un autentico appassionato alla vista dell' amata Ovation. Oggi voglio parlare dell'esperienza di un nuovo amico; Luca D.
Luca è un vero fan delle Ovation. Possiede i modelli di punta del marchio; una bellissima Legend 1617 sunburst ed una meravigliosa Custom Legend 1619 sempre sunburst. La sua passione è cominciata, come del resto lo è stato per me, negli anni '70 quando l'Ovation entrò prepotentemente sulla scena acustica. La sola idea di possedere un'Ovation già allora, come oggi, rappresentava un sogno da realizzare in ogni modo. Per Luca la scintilla si accese quando il suo maestro di musica nel 1974 gli fece provare una legend 1617-1. Luca si innamorò non solo dell'Ovation ma anche del colore sunburst di quella chitarra (un bel tabacco vintage): finì per comprarla. Da quel momento Luca "si votò" all'Ovation tanto che in cima ai suoi desideri acustici si insinuò il desiderio di possedere anche una Custom Legend. Un sogno che ha inseguito per 30 anni ! Un percorso che attraverso documentazioni, ricerche spesso difficili, visto il periodo (1970 ...... fino a noi) si è concluso solo di recente. Verso la fine degli anni '90 e con l'avvento di internet la ricerca del sacro Graal diventa meno faticosa: il sogno riparte e nel 2008 appare una possibilità su ebay che purtroppo naufraga come molte aste a cui tutti noi partecipiamo e perdiamo regolarmente all'ultimo minuto. Fast farward, arriviamo a 4 mesi fa, quando Luca scopre da un collezionista negli USA la "sua" chitarra; Custom Legend 1619-1 del 1979 !! Accordatosi su tutto, ad ottobre di quest'anno la chitarra finalmente arriva in Italia : vi metto qui uno stralcio della mail che mi ha inviato ( naturalmente con il suo permesso! ) perchè tutti voi, e anche me, ci possiamo riflettere in queste parole piene di emozione !

"Mi è stata consegnata via corriere Martedì 13 Ottobre 2009, alle ore 13.50 . Quando l’ ho ricevuta, non mi sembrava vero. Ha voluto aprire il pacco mio figlio M., che con l’entusiasmo dei suoi 15 anni, mi ha facilitato la pregustazione di una gioia sublime. Una volta tolto l’ottimo imballo del pacco, pieno di palline di polistirolo, ho visto la forma della case di colore marrone chiaro tipico delle Ovation Vintage di quell’epoca e mi sono sentito invadere da una felicità senza pari. Poi, alle ore 14.00, poggiando giù la custodia, l’ ho aperta e l’ho vista… Mi ha quasi preso un colpo. Sono rimasto a bocca aperta per la sua bellezza. Era la prima volta che la vedevo dal vivo. Era una chitarra stupenda…più bella di una Martin di rango, splendente in ogni sua parte, lucida a dismisura, brillava come un diamante… la rosetta che circonda il foro del suono centrale, è un capolavoro di bellezza… Sono rimasto per lunghi istanti come in estasi, immobile, a fissarla, osservato da mio figlio M.. Ad un tratto, in un istante, è come se fosse finita una tensione durata 30 anni (la cercavo dal 1979) e mentre sfioravo con le dita la cover copri truss-rod in legno, finemente intagliata e il ponte, altrettanto elegantemente lavorato, nonché i preziosi e stupendi inserti in Abalone, lungo il contorno del Body e sulla tastiera, nella caratteristica forma romboidale e circolare dei segnatasti Ovation, mi sono accorto che copiose lacrime stavano scendendo sul Top, mentre mio figlio M. mi diceva: “ma che fai babbo, piangi?”. Ad un tratto è esploso un urlo liberatorio, ed ho detto: Erano 30 anni che ti aspettavo e finalmente ce l’ho fatta!! Non ti dico il piacere che ho avuto pochi istanti dopo, quando l’ho provata. Dopo averla accordata (il venditore l’aveva inviata saggiamente con le corde lentissime, per non tenere troppo in tensione il manico durante il viaggio) ho potuto fare quindi i primi accordi e ho avuto il sublime piacere di sentire dal vivo come suona meravigliosamente un vero strumento vintage. Il suono era delizioso, sia negli accordi che nelle singole note, i toni bassi erano enormi e metallici, come piacciono a me (merito del Bowl che è più grande di quello della Legend 1617) in perfetto stile Ovation, i medi e gli alti sulle prime corde, squillanti, precisi e ariosi. Nell’ insieme, un suono incredibile, potente ma dolce nello stesso tempo, agrressivo, ma suadente all'occorrenza. Ho passato tre o quattro giorni in cui non facevo altro che suonare la Custom Legend (avevo 30 anni di arretrati). Mi sono venuti i calli sotto i polpastrelli della mano sinistra, anche se per la verità ce li ho sempre, perché suono spesso)."


Ditemi voi se non è un fan dell'Ovation.
In apertura del post alcune foto che Luca mi ha inviato delle sue due bellezze.

glitter 2

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