domenica 15 marzo 2009

The roundback......





.... Dall'inizio della storia dell'Ovation, fu evidente che la fibra di vetro sarebbe stata il materiale ideale per il fondo e le fasce della nuova chitarra. Il roundback come lo conosciamo noi, non è stato comunque la prima forma utilizzata da Kaman. Il primo vero tentativo di creare un corpo in fiberglass fu fatto ricalcando la forma della chitarra dreadnought classica; ovvero un corpo convenzionale con le fasce ed il fondo "piatti" (vedi foto b/n). La tecnica di quei tempi non permetteva più di tanto e le forme piatte richiedevano ancora la catenatura e comunque non garantivano la necessaria robustezza che Kaman e soci cercavano. Gli angoli vivi tra le fasce ed il fondo erano troppo deboli e proni a rompersi facilmente. Il prototipo #1 non andò al di là del corpo.
Un corpo di forma arrotondata (arco) può sostenere molto più peso e molti più sforzi di uno di forma piana, quindi Kaman (dopo altri 4 prototipi) si avvicinò sempre più alla forma arrotondata che conosciamo oggi sia per la resistenza che offriva, sia perchè era "self-reinforcing" quindi senza bisogno di catenature (bracing) e più riflettente (come un anfiteatro), in quanto con la forma semiparabolica, concentrava il suono verso la buca (sound hole). Come in tutti i programmi si parte in un modo e si arriva in un altro. Il roundback, non pianificato, portò grandi benefici al prodotto finale; la prima chitarra Ovation ufficiale completa, aveva il corpo tondo. Era il prototipo no. #6 (vedi foto b/n)
Charlie Kaman ricordava " ... non avevamo CAD per simulare la forma della chitarra e fare tentativi. Fu una cosa completamente empirica quella di avere una camera di risonanza liscia e tonda, ma funzionò ..." e funziona tutt'ora, aggiungo io.
Kaman diceva " il roundback in fiberglass è resistente, inerte, riflettente, insensibile a temperatura ed umidità " per i tempi era un passo avanti notevole.
Il prototipo #6 è l'unico sopravvissuto tra tutti quelli realizzati. Fa bella mostra di sè nella fabbrica di New Hartford in CT dove si può ancora suonare !!!!
La tavola della no.#6 fu realizzata con abete sitka in 3 pezzi proveniente dalla fabbrica degli elicotteri. Il manico aveva già i famosi 5 pezzi di mogano/acero alternati. La paletta ricalcava quella di tutte le chitarre in commercio. La nuova chitarra andava modellata nell'estetica che la resa famosa. Era il 1965.
Nell'estate di quell'anno iniziavano i test per la produzione in serie dei bowl. I primi venivano prodotti a mano, stendendo prima della cera con un pennello e poi della resina sul fondo della forma (mold), quindi aggiungendo pannelli di fibra di vetro che aderissero perfettamente al fondo. Il tutto poi veniva sigillato sotto vuoto. Una volta estratto, il bowl veniva lavorato e lucidato. Il resto è storia.


PS : nella foto a colori in alto la no.#6 si fa vedere ancora accanto a Bill Kaman.



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