sabato 25 dicembre 2010

Tanti Auguri .....




Volevo farvi i migliori auguri per questo Natale e per l'anno che verrà.
In genere in questi giorni si fanno bilanci e propositi ed ognuno di noi sa cos' ha nel cuore. Cercando di non andare fuori tema, vi auguro di realizzare i vostri desideri e spero che fra questi ci sia posto anche per un'Ovation. Ho sentito sul fan club che ci sono molte novità per il 2011. Forse avrete letto sul sito Ovation della promozione che stanno facendo negli USA con un roadshow itinerante per rilanciare il marchio con lo slogan "Ovation ; it's the shape". Fate click QUI per guardare qualche video sul canale YTube di Ovation. Chissà se la faranno anche in Europa ? Auguriamocelo ...
Non è sicuro che per il 2011 ci sarà una nuova chitarra della serie Collectors, ma sono previste almeno quattro nuove Adamas ; Adamas I GT non cataway, Adamas II GT cataway, Adamas WT con "top in abete sitka", Adamas II SR, simile alla 2080 con il contour bowl (le altre invece avranno il deep bowl classico). La "wood top" è stata vista e suonata da alcuni membri del fun club durante il roadshow e sembra sia veramente "ganza". Le foto ancora non ci sono ma prometto che farò un post ad hoc appena saranno pubblicate in anteprima per i dealers.
Come regalo di Natale volevo confidarvi una cosa che ho chiesto direttamente alla famiglia Kaman. Nel post precedente avevo raccontato che il nome Ovation era rimasto come "la migliore scelta" tra tante possibili alternative. Bill Kaman non ricorda tutti gli altri nomi, ma il secondo nella lista tra i papabili era "Newport". Pensate, le nostre beneamate avrebbero potuto chiamarsi così. Bill racconta che all'epoca negli USA c'era una marca di sigarette che si chiamava Newport e che suo padre non amando nè il fumo nè fumare, alla fine optò per "Ovation" ....
Di nuovo tanti auguri a tutti.



mercoledì 8 dicembre 2010

Una curiosità ....


....sulla nascita del marchio Ovation. Molti articoli apparsi sulle riviste di settore in merito alla scelta del nome Ovation, hanno corroborato il fatto che fu Charlie Byrd a suggerirlo, con la famosa frase pronunciata dopo aver provato, per l'appunto, un' Ovation : "this guitar deserve an ovation ..." !
Ora, alcuni appassionati si sono chiesti : quale Ovation ? .... la vecchia no.6 (quella con la paletta stile Martin e unico esemplare rimasto) ? ... o esistevano già delle chitarre pre-serie ? ..... E se esistevano, avevano già il logo Ovation sulla paletta .... ?
Il mistero, lo ha svelato la famiglia Kaman.
Charlie Byrd, provò effettivamente una delle primissime Ovation come le abbiamo poi conosciute noi : era una chitarra con corde in acciaio e non adattandosi al suo genere musicale e al suo stile, suggerì a Kaman di costruire la prima "classica" Ovation.
Ma il nome Ovation non fu suggerito da Byrd !
Kaman aveva già una discreta lista di potenziali nomi per la neonata chitarra. Ovation rimase e gli altri furono scartati.
Così fu per il nome della prima chitarra ; la Balladeer.
I Balladeer erano già una band prima di suonare un' Ovation, quindi le prime chitarre che utilizzarono non portavano (ancora) il loro nome ma solo la scritta Ovation.




domenica 28 novembre 2010

Un piccolo post .....

......per due comunicazioni importanti;

#1 - il pdf con i colori e finiture dell'Ovation e Adamas è stato aggiornato. Clikkate qui o sull'icona nella colonna di destra per scaricare il pdf.

#2 - pare che nessuna Ovation e nessuna Adamas sarà d'ora in poi costruita nello stabilimento di New Hartford, a meno che non sia un "Custom Order" (vedere la sezione nel sito ufficiale). Tutta la produzione è stata spostata in Asia (Korea e Cina). Nella fabbrica del Connecticut rimane la sola produzione Guild.

Quindi, chi possiede un modello made in USA se lo tenga stretto.

domenica 14 novembre 2010

Chi suona con l'ovation ... ? (piccolo aggiornamento)






















Prendendo spunto da uno dei primi cataloghi dell'Ovation degli anni '70, sono andato a vedere se trovavo delle foto di tutti gli artisti e gruppi che allora utilizzavano le Ovation o Adamas nei loro spettacoli e menzionati dall'Ovation stessa. Quelle sopra sono alcune delle più belle foto che con pazienza ho trovato in rete (molte sono prese dall'archivio Getty; se ci fossero problemi per il loro utilizzo in questo blog basta una mail all'indirizzo che trovate nella colonna a destra [email] ... e posso toglierle senza problemi).
Dall'alto in basso : Fairport Convention, Neil Diamon, Irish Rovers, Del Reeves, Clarence, Bobby Goldsboro, Dave Mason, J.T. Hall, Tim Hardin, Steve Wheeler, The Strawbs, Van Morison, John Hartford, Belamy Brothers, Enzo dei Chattanooga, Eddie Rabbit, Roy Orbison, Preston Reed, Melissa Etheridge, Janis Ian.

domenica 31 ottobre 2010

UNITED COLORS OF OVATION



Mi sono divertito, in nome e per conto di tutti gli appassionati Ovation, ad aggiornare la lista dei colori ( e dei loro codici ) già presente sul sito dell' OFC.


Chi volesse scaricare il PDF, potrà trovarlo a questo indirizzo per trenta giorni a partire da oggi.
Chi sarà interessato oltre quella data, potrà scrivermi ( troverete a fianco il link alla mia casella yahoo ) e io sarò lieto di spedire all'indirizzo che mi sarà fornito il PDF.


In questo modo ogni Ovation-fan potrà andare alla ricerca...del colore perduto!
Ovviamente aggiornerò via via il file, dandone notizia, nel caso, qui sul blog.
Buon divertimento!

sabato 23 ottobre 2010

Mini raduno OFC









Domenica 17 Ottobre si è tenuto quasi per gioco un mini raduno di due appassionati dell'Ovation. Dopo diversi tentativi l'amico Luca D. è venuto a trovarmi ed abbiamo messo insieme un piccolo evento sotto l'occhio vigile delle mogli (che ringraziamo non solo per il cibo ma per la pazienza dimostrata). Oltre alle varie informazioni che noramalmente si scambiano gli appassionati, Luca ha portato i suoi due gioielli ; una bellissima legend 1617 (con un bracing VT) ed una strepitosa Custom Legend 1619 (A bracied). Tutte e due in sunburst.
Io ho messo in campo la mia mini collezione, con qualche pezzo d'annata come la Deluxe Balladeer a cassa lucida, ma la cosa più importante (e divertente) è stata quella di valutare insieme le differenze di suono che ci sono tra un modello e l'altro e tra i diversi tipi di catenature. Nonchè il salto temporale tra i modelli dei primi anni dell'Ovation e quelli appena usciti. Che dire, abbiamo passato uno bel pomeriggio a suonare, toccare, guardare, fotografare .......
Un'esperienza da ripetere e, se ci riusciamo, da estendere a tutti gli OFCers europei in un vero e proprio Ovation Fan Club European Gathering. Chissà, magari nel 2011 .......

sabato 2 ottobre 2010

Matrix






Parallelamente al progetto Applause, che era pronto al lancio per il NAMM del giugno 1975 (ma all'Ovation esitarono e l'Applause vide la luce nel 1976 insieme all'Adamas), in casa Ovation partorirono anche la sua chitarra gemella ; la Matrix.
Inizialmente al nuovo modello venne dato il nome Medallion. Non era passato un anno che per problemi di trademark (il nome era già stato registrato da un piccolo dealer del Michigan), la chitarra venne ribattezzata Matrix. Chi ha acquistato una Medallion del 1976 oggi ha certamente in mano una rarità.
La Matrix era identica all'Applause con le sole differenze della paletta (peghead) e del ponte in noce, che erano per cosi dire simil-Ovation. Le prime chitarre prodotte avevano il classico marchio Ovation stampato sulla paletta ed il nome Matrix appariva solo nell'etichetta. Più tardi il marchio Matrix andò a sostituire quello Ovation anche sulla Paletta. Nel 1976 la Matrix venne lanciata al prezzo di 249$.
Il bowl era identico all'Applause ed il top in laminato aveva un bracing in abete massello simile alla "A" delle sorelle maggiori, ma studiato appositamente per Applause e Matrix. Il top era di panelmaster C-series, con 3 strati sovrapposti. Sembrerà strano ma le Matrix (come le Applause) sono chitarre che suonano veramente bene. La similarità con il progetto Adamas è evidente perchè anche quest'ultime, in definitiva, hanno il top composto da 2 strati di fibra di carbonio ed 1 di betulla ..... !
La produzione veniva fatta a Moosup (CT), più o meno in questi anni :
1976-77 Medallion
1977-82 Matrix
(Applause 1975-82)
Negli ultimi due anni di produzione (prima che la chitarra si evolvesse nella serie Ultra), al manico e tastiera completamente in alluminio e urelite dei primi modelli (1132), fu introdotta la tastiera in palissandro con tasti classici nikel-silver (1137), quindi sostituibili.

domenica 12 settembre 2010

Busking in Firenze




Oggi un piccolo post in onore di un busker che per caso ho incontrato a Firenze (in via dei Calzaioli, of course) un giorno di questa meravigliosa estate. Un ragazzo Olandese, Mike Groeneweg, che si è messo in strada a suonare delle cover ed ha fatto gente in 2 minuti dalla bravura. Dalla foto sopra si capisce subito con chitarra suonava. Un' Ovation Celebrity di ultima generazione amplificata da un piccolo Roland. Dopo soli 10 minuti di vero spettacolo, sono arrivati i vigili e lo hanno fatto smettere (a malincuore anche loro) per via di permessi, carte bollate, etc. etc.
Ho fatto in tempo a comprare il suo CD con brani inediti che potete ascoltare Qui ed anche Qui e pure Qui. Per ascoltarli, interrompete prima il mix-pod. Nella prima foto in alto la copertina dell'album 7AM che mi sono fatto autografare con grande piacere, dato che per me si tratta di un vero artista.



domenica 29 agosto 2010

100 .... di questi post






Per il 100° post di questo blog sulle beneamate, voglio raccontare brevemente con sommo sforzo di memoria, il mio primo incontro con le Ovation. Non ricordo, e ad essere sinceri non ho fatto ancora ricerche, quando l'Ovation sia sbarcata in Italia, e chi fosse il primo distributore. Ricordo solo che fino ai primi anni '70 e solamente nei grandi centri e nei concerti si cominciava ad intravedere qualche Ovation: ci si scambiavano informazioni tra amici o si leggeva su Ciao 2001 o su Il Mucchio Selvaggio delle performance dell'Ovation e di come le "nuove" elettro/acustiche stessero prendendo campo tra i musicisti dell'epoca.
La prima Ovation vista e toccata dal "vivo" è stata una magnifica "Anniversary" color aragosta di un mio caro amico. Era il 1976. Una chitarra stupenda, nuova fiammante. Vi lascio immaginare l'emozione. Avevo 18 anni, ma ricordo ancora quel momento. Eravamo nel salotto in casa sua insieme agli altri del nostro gruppo. Lui (il possessore dell'Ovation) suonava all'epoca anche una Tama (prodotta da Ibanez) che ricalcava le dread Martin (anche quella una bella chitarra).
Io suonavo con una Ibanez Jumbo tutta in acero (bella chitarra ma della quale ho perso traccia; è rimasta solo nella foto che vedete in b/n [ebbene sì, sono io...]). Mi ricordo che rimasi inebetito dal suono particolare di quell'Ovation che avevo solo sognato e sentito ascoltando i dischi degli America (storici endorsers). Non so che fine abbia fatto l'Anniversary del mio amico e non ho mai osato chiedere quanto costava. Se si dà un'occhiata ai listini USA il prezzo si aggirava oltre i 500$ (di allora .... !!!). Le altre"apparizioni" dell'Ovation per me sono state in televisione oppure al concerto di Dalla/De Gregori (Banana Republic Tour) che andai a vedere sul finire degli anni '70 a Grosseto. Prima di averne una usata per me ho dovuto attendere anni. Era una Celebrity fatta in Korea colore arancione. Venduta di lì a poco. Si comincia dal primo gradino ..... Ricordo che il distributore all'epoca era Casale Bauer.

lunedì 16 agosto 2010

Balladeer ....





La capostipite, la prima ad avere il "nomen". La chitarra che ha dato il via a tutto e che si è trasformata nella discendenza di modelli che tutti oggi conosciamo: la Balladeer. Il nome, come sapete, gli è stato dato dopo la presentazione ufficiale alla stampa del 14 novembre 1966, seguita da una serie di road-shows e partecipazioni a fiere di settore. Quella sera si esibì un gruppo folk i "Balladeers" appunto, dal quale poi è stato preso il nome per la chitarra. La leggenda vuole che le chitarre (le Balladeer) che loro suonarono quella sera non avessero ovviamente ancora il nome inciso sulle palette e indicato nelle etichette. Suonarono veramente i primi esemplari usciti dalla fabbrica. Comunque in un articolo sempre del '66 si legge che "the Balladeers" erano un giovane gruppo originario della Connecticut Valley. Nell'invito ufficiale alla manifestazione invece i Balladeers vengono presentati come un gruppo folk di Hampden nel Massachusetts. Mistero o errore ? Ma da dove viene il nome Balladeers ?
Come semplice traduzione i Balladeers sono quelli che "cantano ballate". Sembrerebbe facile ed appropriato come nome per un gruppo folk, vero ? Sbagliato. Sempre la leggenda vuole che il nostro gruppo folk non riuscisse a trovare un nome ad affetto. "Tutti quelli buoni sono stati presi" riferiscono le cronache dell'epoca. Pare che abbiano preso il nome dopo aver assistito ad un bizzarro incidente avvenuto in una cittadina del sud degli USA finta-western, specializzata nelle corse sull'erba. Quel giorno furono testimoni e vittime di quell'incidente che vide due trattori della marca John Deere (quelli gialli e verdi) che trascinavano due vagoni carichi di erba, scontrarsi. Il leader del gruppo, osservando i rottami, disse " it looked like a ball of Deeres" riferendosi ai trattori John Deere. Un altro membro del gruppo (il banjo-player) esclamò "THAT'S IT ; Balladeeres !! ". La "e" in finale poi fu tolta perchè irrilevante ma una leggenda era nata. Ci si può credere o no, ma questo è quanto.
Da una ricerca fatta in rete non ho trovato, al pari di altri gruppi o chitarristi, foto o articoli sui Balladeers. L'unico aggancio potrebbe essere la foto dal catalogo Ovation del 1972 che ripropongo in apertura. Quelli ritratti, potrebbero essere i "Balladeers". La storia continua .........

venerdì 6 agosto 2010

The inn-ovation guitar ... il bowl - parte 2










Il suono è una rapida vibrazione che si propaga nella densità dell'aria. Quando la vibrazione si espande in modo uniforme e con modulo ripetitivo, questa viene percepita come “tono”. Nella chitarra, queste variazioni ripetitive vengono prodotte dalla vibrazione delle corde, trasmesse da queste ultime alla tavola attraverso il ponte, che, di concerto con la cassa agisce come una “pompa” per propagare le variazioni della densità dell'aria nella cavità del bowl. La qualità ed il volume del suono così prodotto sono determinate dalla forma e dimensioni del bowl e dal materiale di cui è fatto.

Con merito alla forma del bowl, furono analizzate alla Kaman tutte le possibili forme di chitarre conosciute. Tutti gli strumenti antichi e moderni furono passati ai raggi X, fatti vibrare, misurati, smontati e riassemblati.

Di ogni chitarra vennero realizzate audio signatures registrando caratteristiche vibrazionali nell'intero spettro tonale. Alcune chitarre dettero buoni risultati; il top e la cassa vibravano con giusta ampiezza per tutta la scala armonica con immissione costante di energia. Altre al contrario avevano caratteristiche opposte ed alcune presentavano punti nodali che, con nessuna immissione di energia, facevano vibrare il top. Dopo mesi di analisi alla Kaman avevano accumulato probabilmente la più vasta collezione di audio signatures (o profili) di chitarra acustica possibile; con questi dati in mano da usare come riferimento, svilupparono e testarono ogni possibile forma “originale” di cassa acustica per capire quali miglioramenti potevano essere apportati. Come detto nella prima parte, furono necessari 2 anni di studi e test e 70 disegni originali prima di vedere la nascita del “bowl” come lo conosciamo oggi.

Il bowl era (ed è) una parabola che restituiva in modo ricco, chiaro e profondo, l'energia impartita dal top, con gli armonici che non superavano mai i toni fondamentali. Una forma ideale come quella dell'antico liuto a cui si richiama. Ufficialmente fu presentata il 14 novembre del 1966 con una cena di gala all'Hotel America in Hartford nel Connecticut alla presenza di 300 ospiti tra giornalisti e esperti del settore. Nessun strumento scientifico fu necessario per far capire a tutti i convenuti che per la prima volta udirono la nuova chitarra al debutto, che qualcosa di straordinario era successo nel modo di produrre le chitarre acustiche. Quella sera si esibirono i Balladeers e Josh White, primo endorser Ovation.

L'Ovation roundback era probabilmente l'avanzamento scientifico più importante degli ultimi 400 anni nella fabbricazione delle chitarre.


PS : La prima foto è stata estratta da un depliant dell'epoca e mostra la pila di "panni" di fibra di vetro e la pressa dove, un volta inseriti, vengono impregnati di resine e pressati nell'apposita sagoma a formare il "bowl".

glitter 2

mappa