domenica 22 febbraio 2009

Nel mondo incantato di Ovation....

Guardate un po' che chicche vi ho scovato, nel mio sempiterno girellare in rete alla ricerca di qualche novità che riguardi l'Ovation...
Qui, a dire il vero, non si tratta di una novità, ma di alcuni vecchi filmati, dai colori pastello, che mi hanno riportato di colpo agli anni '60 e '70, gli anni della mia infanzia e della mia gioventù.....solo che da noi queste cose ce le sognavamo!
Ed è buffo rivederle col senno di poi...
Si tratta di due filmati; nel primo vediamo Glen Campbell all' inagurazione di Disneyworld a Orlando ed in particolare di Liberty Square (con l'inseparabile Ovation....) e della Hall of Presidents .... guardatelo tutto è da non perdere ! Nel secondo Glen cammina in una campagna che poco a poco si svela come il futuro cuore di Disneyworld.

Vi metto poi lo stralcio di uno show televisivo per bambini che ha per protagonisti dei Muppets e .... Mac Davis!
Giovane, simpatico, eclettico folk singer, Davis fece parte di un vera e propria operazione programmatica tesa ad esaltare le caratteristiche e la visibiltà dell'Ovation tramite l'"utilizzo" di endorsers di qualità.

Aggiungo inoltre il video di un altro "early Ovation endorser"....








domenica 15 febbraio 2009

Vecchio è meglio ...... ?

Un post sul forum Ovation ha acceso un argomento mai sopito tra gli appassionati ; l'invecchiamento degli strumenti (aging), porta a delle migliori qualità sonore oppure no ? .... E se si, dopo quanto tempo sono apprezzabili questi miglioramenti ?
Ovviamente quando si dice invecchiamento non si intende il solo scorr
ere del tempo ma si intende l'uso continuativo della chitarra, nel tempo. Il che comporta la costante vibrazione della tavola, che porta alla variazione dei legami molecolari del legno, e quindi alla sua "apertura". In definitiva più si suona una chitarra e meglio questa dovrebbe suonare con il passare del tempo !
Molte sono state le opinioni espresse. C'è chi apprezza delle variazioni/estensioni della tonalità già dopo qualche anno. C'è chi non le apprezza affatto e c'è chi al contrario solo dopo 15/20 anni di uso quotidiano si ritrova con uno strumento vintage anche nel suono. Al di là delle esperienze personali, è stato riportato di un test molto interessante apparso sulla rivista Acoustic guitar, e intitolato "instant vintage". Si tratta di un apparecchio che in circa 45 minuti, impartisce alla chitarra tali e tante vibrazioni da simulare diversi anni di utilizzo. Sembra che i risultati più apprezzabili si ottengano su chitarre nuove, ma l'articolo prende in esame i test eseguiti su 4 chitarre acustiche ; una
Sobell di proprietà di Henry Kaiser, una Taylor di Laurence Juber, una recente Gibson Roy Smeck Radio Grande reissue di Jackson Browne, ed una Martin HD-28 prestata dalla Martin stessa per il test. Funzionerà ? I risultati saranno prevedibili ?
Vi lascio alla lettura dell'articolo che troverete

nel link. Di seguito foto della vibe machine.








domenica 8 febbraio 2009

Ovation ; un nome, un destino .....



Thinking about guitars..... tratto da "the History of the Ovation guitars";
All'inizio del 1966, la nuova società di C. Kaman dedicata alle chitarre si muoveva dai laboratori aerospaziali di Bloomfield per approdare a North Hartford, che sarebbe diventato il primo sito di produzione dell'embrione Ovation e dove avrebbero diviso lo spazio disponibile con la produzione dei rotori per gli elicotteri. A settembre di quell'anno la prima chitarra era pronta per il mercato, ma non aveva ancora un nome. Un gruppo folk locale che si sarebbe esibito al 4-H club della fiera dell'agricoltura di quell'anno, comprò le primissime chitarre appena uscite dalla produzione. Si chiamavano "the Balladeer". La loro performance fu un tale successo che ricevettero una "standing Ovation". Quell'evento aveva procurato in un colpo solo due nomi. Ovation fu scelto come nome della neonata società e Balladeer fu scelto come nome per il primo modello.
Il "musicale" Lyrachord fu adottato come nome per il bowl.
A North Hartford avevano appena finito di produrre le prime 100 chitarre (con altre 220 in ordine) quando divenne immediatamente evidente che l'Ovation aveva bisogno di un nuovo e più moderno impianto di produzione.
Nel febbraio del 1967 fu inaugurato il nuovo impianto di New Hartford, 20 minuti di strada a ovest di Bloomfield (quartier generale della Kaman), dove tutt'oggi risiede.
L'ironia della sorte aveva portato Kaman ed il neonato marchio high tech Ovation, ad essere prodotto in un antico mulino (old-time mill) di mattoncini rossi stile new England, sulle rive del fiume Farmington.

Quella sopra come detto è la versione ufficiale; ho però letto anche che Charlie Byrd, jazzista contemporaneo di Kaman, appena sentita la chitarra che Kaman stesso gli aveva portato, abbia esclamato : "this guitar deserve an ovation" (questa chitarra merita un'ovazione) riconfermando anch'egli la scelta dell'ormai famoso nome della società.

domenica 1 febbraio 2009

Mothership

Poi vi dirò com'è, ma dalla soddisfazione che leggo nelle parole degli altri amanti delle Ovation, e dalle foto del "prima" e "dopo" in cui mi imbatto nei siti di tutti quelli che hanno fatto questa esperienza, sono sicuro che non rimarrò deluso.
Di che parlo? Ma di "Mothership". Ovvero della mamma di tutte le Ovation.





















Come sapete, a New Hartford nel Connecticut si trova la fabbrica dell'Ovation e delle Adamas. Il Servizio Clienti, famoso tra tutti gli appassionati, si occupa anche della rigenerazione/riparazione/SPA delle chitarre che per motivi diversi hanno bisogno di una sistemazione. Tutti coloro i quali hanno usufruito di tale servizio sono rimasti molto (ma molto) più che soddisfatti. Quindi, ho deciso di spedirci la mia amata no.345 (sembro Paperone...) Deluxe Balladeer shiny bowl . In questo momento si trova già nelle mani degli esperti dell'Ovation per tutti quei lavori di risistemazione che davvero si merita. 42 anni sulle spalle non sono pochi e chi l'ha avuta non l'ha trattata così bene come avrebbe dovuto. Così l'ho spedita per un trattamento di bellezza (e non solo), ma spiegando che avrei voluto che non venisse modificata radicalmente, vista la storia che porta con sè !!
In definitiva si tratta di risettare il manico che sotto il tiro delle corde si è spostato leggermente in avanti, e di ripulire la tavola il più possibile da righi e imperfezioni del tempo, rilucidandola (gloss), dando nuova luce anche al bowl.
Ho parlato di rispetto, perchè vedo che molti sostituiscono intere parti in chitarre del genere: ma, a meno che non sia strettamente necessario, non trovo giusti questi interventi irrispettosi della vita dello strumento, e troppo radicali.

glitter 2

mappa