domenica 29 agosto 2010
100 .... di questi post
lunedì 16 agosto 2010
Balladeer ....
Come semplice traduzione i Balladeers sono quelli che "cantano ballate". Sembrerebbe facile ed appropriato come nome per un gruppo folk, vero ? Sbagliato. Sempre la leggenda vuole che il nostro gruppo folk non riuscisse a trovare un nome ad affetto. "Tutti quelli buoni sono stati presi" riferiscono le cronache dell'epoca. Pare che abbiano preso il nome dopo aver assistito ad un bizzarro incidente avvenuto in una cittadina del sud degli USA finta-western, specializzata nelle corse sull'erba. Quel giorno furono testimoni e vittime di quell'incidente che vide due trattori della marca John Deere (quelli gialli e verdi) che trascinavano due vagoni carichi di erba, scontrarsi. Il leader del gruppo, osservando i rottami, disse " it looked like a ball of Deeres" riferendosi ai trattori John Deere. Un altro membro del gruppo (il banjo-player) esclamò "THAT'S IT ; Balladeeres !! ". La "e" in finale poi fu tolta perchè irrilevante ma una leggenda era nata. Ci si può credere o no, ma questo è quanto.
Da una ricerca fatta in rete non ho trovato, al pari di altri gruppi o chitarristi, foto o articoli sui Balladeers. L'unico aggancio potrebbe essere la foto dal catalogo Ovation del 1972 che ripropongo in apertura. Quelli ritratti, potrebbero essere i "Balladeers". La storia continua .........
venerdì 6 agosto 2010
The inn-ovation guitar ... il bowl - parte 2
Con merito alla forma del bowl, furono analizzate alla Kaman tutte le possibili forme di chitarre conosciute. Tutti gli strumenti antichi e moderni furono passati ai raggi X, fatti vibrare, misurati, smontati e riassemblati.
Di ogni chitarra vennero realizzate audio signatures registrando caratteristiche vibrazionali nell'intero spettro tonale. Alcune chitarre dettero buoni risultati; il top e la cassa vibravano con giusta ampiezza per tutta la scala armonica con immissione costante di energia. Altre al contrario avevano caratteristiche opposte ed alcune presentavano punti nodali che, con nessuna immissione di energia, facevano vibrare il top. Dopo mesi di analisi alla Kaman avevano accumulato probabilmente la più vasta collezione di audio signatures (o profili) di chitarra acustica possibile; con questi dati in mano da usare come riferimento, svilupparono e testarono ogni possibile forma “originale” di cassa acustica per capire quali miglioramenti potevano essere apportati. Come detto nella prima parte, furono necessari 2 anni di studi e test e 70 disegni originali prima di vedere la nascita del “bowl” come lo conosciamo oggi.
Il bowl era (ed è) una parabola che restituiva in modo ricco, chiaro e profondo, l'energia impartita dal top, con gli armonici che non superavano mai i toni fondamentali. Una forma ideale come quella dell'antico liuto a cui si richiama. Ufficialmente fu presentata il 14 novembre del 1966 con una cena di gala all'Hotel America in Hartford nel Connecticut alla presenza di 300 ospiti tra giornalisti e esperti del settore. Nessun strumento scientifico fu necessario per far capire a tutti i convenuti che per la prima volta udirono la nuova chitarra al debutto, che qualcosa di straordinario era successo nel modo di produrre le chitarre acustiche. Quella sera si esibirono i Balladeers e Josh White, primo endorser Ovation.
L'Ovation roundback era probabilmente l'avanzamento scientifico più importante degli ultimi 400 anni nella fabbricazione delle chitarre.
PS : La prima foto è stata estratta da un depliant dell'epoca e mostra la pila di "panni" di fibra di vetro e la pressa dove, un volta inseriti, vengono impregnati di resine e pressati nell'apposita sagoma a formare il "bowl".