Prendendo spunto da una frase del libro "The history of Ovation " l'era delle chitarre elettriche -solidbody- all'Ovation purtroppo durò poco. Arrivarono sul mercato a metà del 1971 e, anche se non rivoluzionarie come le sorelle acustiche, furono allo stesso modo radicali. Avevano nomi come Ovation Breadwinner e Deacon, avevano il corpo a forma di antiche asce ( Axe ) medievali....Anche l'elettronica era diversa, dato che incorporava il sistema FET ( Field-Effect Transistor ), più tardi conosciuto come Active Electronics....le prime in assoluto, come sempre. Un nuovo set di chitarre elettriche con corpo più convenzionale affiancò i due tipi originali solo nel 1977: si chiamavano Viper, Preacher e Magnum ( un basso ). La forma delle prime due derivava dal profilo delle chitarre acustiche, opportunamente assottigliato ed adattato. Tutti i modelli nominati sopra vennero seguiti dalle relative versioni Deluxe, con la scelta di linee, legni e colori che seguivano il gusto del periodo. Un altro particolare che distingueva le elettriche Ovation dalle altre erano i Pickups, costruiti dalla Casa Madre stessa ,e non dai vari DiMarzio e Duncan del tempo. Nel '79 fu introdotto il modello UKII ( Ultra Kaman ), più in linea con la reputazione delle chitarre acustiche Ovation. Si trattava di una nuova idea costruttiva, dato che il corpo della chitarra era in alluminio rivestito di schiuma poliuretanica: concetto originale, questo, che Ovation aveva già a suo tempo sviluppato per i manici delle acustiche ( ad es. Matrix, Applause...). La tavola ed il fondo della UKII erano leggermente rotondeggianti per migliorare il comfort; i pickups, questa volta, erano degli Humbuckers. I designers dell'Ovation avevano posto tutte le attenzioni possibili in ogni dettaglio di queste chitarre. La UKII passò , ad esempio, dalle mani di Jimmy Messina e di Kenny Loggins, da quelle di Tom Scholz dei Boston...Ma l'enorme successo delle chitarre acustiche Ovation remava contro l'affermazione delle chitarre elettriche recanti lo stesso marchio, oscurandole completamente. La storia delle Solidbodies terminò nel 1983, con alterne vicende che videro affacciarsi sul mercato per breve periodo chitarre assemblate negli USA con materiali coreani, le Hard Bodies, che morirono di morte rapidissima. Kaman Music risolse il problema della collocazione sul mercato di chitarre elettriche attraverso l'acquisto della società Hamer nel 1988.
domenica 30 agosto 2009
A brief electric storm ...
Prendendo spunto da una frase del libro "The history of Ovation " l'era delle chitarre elettriche -solidbody- all'Ovation purtroppo durò poco. Arrivarono sul mercato a metà del 1971 e, anche se non rivoluzionarie come le sorelle acustiche, furono allo stesso modo radicali. Avevano nomi come Ovation Breadwinner e Deacon, avevano il corpo a forma di antiche asce ( Axe ) medievali....Anche l'elettronica era diversa, dato che incorporava il sistema FET ( Field-Effect Transistor ), più tardi conosciuto come Active Electronics....le prime in assoluto, come sempre. Un nuovo set di chitarre elettriche con corpo più convenzionale affiancò i due tipi originali solo nel 1977: si chiamavano Viper, Preacher e Magnum ( un basso ). La forma delle prime due derivava dal profilo delle chitarre acustiche, opportunamente assottigliato ed adattato. Tutti i modelli nominati sopra vennero seguiti dalle relative versioni Deluxe, con la scelta di linee, legni e colori che seguivano il gusto del periodo. Un altro particolare che distingueva le elettriche Ovation dalle altre erano i Pickups, costruiti dalla Casa Madre stessa ,e non dai vari DiMarzio e Duncan del tempo. Nel '79 fu introdotto il modello UKII ( Ultra Kaman ), più in linea con la reputazione delle chitarre acustiche Ovation. Si trattava di una nuova idea costruttiva, dato che il corpo della chitarra era in alluminio rivestito di schiuma poliuretanica: concetto originale, questo, che Ovation aveva già a suo tempo sviluppato per i manici delle acustiche ( ad es. Matrix, Applause...). La tavola ed il fondo della UKII erano leggermente rotondeggianti per migliorare il comfort; i pickups, questa volta, erano degli Humbuckers. I designers dell'Ovation avevano posto tutte le attenzioni possibili in ogni dettaglio di queste chitarre. La UKII passò , ad esempio, dalle mani di Jimmy Messina e di Kenny Loggins, da quelle di Tom Scholz dei Boston...Ma l'enorme successo delle chitarre acustiche Ovation remava contro l'affermazione delle chitarre elettriche recanti lo stesso marchio, oscurandole completamente. La storia delle Solidbodies terminò nel 1983, con alterne vicende che videro affacciarsi sul mercato per breve periodo chitarre assemblate negli USA con materiali coreani, le Hard Bodies, che morirono di morte rapidissima. Kaman Music risolse il problema della collocazione sul mercato di chitarre elettriche attraverso l'acquisto della società Hamer nel 1988.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento